"Spartacone ragazzone dalle lughe leve e dal cuore morbido, con le mani sudate e i crampi alla pancia per le emozioni che lo attraversavano, amava l'estate dopo la scuola. Stagione lunga, bella, con tanti amici. Spesso questi momenti erano incastonati nel buonissimo gelato di tanti bravi artigiani di allora." La filosofia, la mission è tutta qui! Il buon gelato come "pietra filosofale" che riconnettendo i nostri cuori a quelle tenerezze giovanili, trasforma il nostro tempo con i suoi ricordi ed i suoi impegni in "oro prezioso"!
Questo mestiere ci racconta e interpreta la sostenibilità e ci stimola ancora di più al rispetto della natura e dell’uomo. "Nell'Hosteria" si partecipa anche direttamente alla ideazione dei gusti: Valeria e il suo gusto Sultano (latte, panna, zenzero, canditi, datteri), Carlotta e il Torroncino (pasta di nocciole, nocciole tostate, cioccolato). Con Emilio, passione da raccogliotore, andare insieme per campi a prendere le bacche del corniolo e con la salsa variegarci il gusto ricotta. Ancora insieme a Novembre, nel terreno di Giuseppe, raccogliere la nespola "tedesca" novembrina, un frutto dimenticato, e farci il gelato. La barriera possessiva "nostro" viene superata, il gelato diviene esperienza di tutti.
"Tutti per uno e uno per tutti" era il motto di mio papà Salvatore
C’era sempre qualche compleanno o festa da celebrare e se non era ne questo e ne quella qualcosa di buono da mettere a tavola ogni giorno come sigillo di unità e convivialità.
Guardavo i gorghi a mulinelli dipinti di giallo e il ricciolo di scorsa di limone andava prima giù poi su spinti dal lento movimento del mio mestolo. Così a poco a poco le onde gialle sempre più dense, fino al momento in cui, con mano sapiente, alternandola sul fuoco e fuori dal fuoco, mamma Cecilia armata di cucchiarella prendeva in mano la pentola e vorticando la miscela gialla con energia e velocità compiva un’altra volta il “miracolo” della crema seta!
...è salubre in sé perché buono, ma anche e soprattutto fuori di sé perché intorno alla tavola si celebra la festa di ognuno e di tutti! Monica ama il buon cibo e i buoni dolci, gli piace farne per gli ospiti gli piace farli stare bene. Il nostro “demone” è tutto qui in quei gorghi gialli profumati di limone sapendo e sperando che in tanti saranno allietati.
A molti ospiti visitatori, a volte quando richiesto, ho espresso il mio pensiero in merito alle materie prime: "Con materie prime scarse o appena sufficienti il più bravo gelatiere potrà fare al massimo un gelato sufficiente; mentre da materie prime eccellenti, un bravo gelatiere potrà fare, un gelato buono, ottimo, fino ad eccellente!" Dunque l'importanza dei produttori è centrale anche se tutto deve passare l'esame finale, il più importante, il nostro gusto collettivo da Hosteria!
Monica è parte di me senza di lei non saremmo partiti per questo viaggio e allora grazie alla piccola pasticcera, compagna, amica, moglie, amministratrice, sognatrice insieme.
Ringrazio due amici di allora che avendo bisogno di un banchista mi hanno scelto e fatto entrare in contatto con il mondo del gelato da quest’altra parte del banco. Il gelato così non era più un prodotto industriale, ma assumeva i connotati della “crema seta” e del cibo superiore: sano, buono, facile al consumo, artigiano, generativo relazioni umane positive di convivialità e ricordi. L‘antico “demone” a forma e profumo di buccia di limone riviveva in me!
Monica ed io ringraziamo i maestri gelatieri che in questi anni hanno contribuito a costruire la nostra professionalità: Felipe, Alessandro, Emanuele, Mirko, Simone, Maurizio per le settimane e i giorni passati insieme attraverso corsi strutturati oppure per semplice contatto.
Ringraziamo tutti coloro i quali hanno creduto in noi e nel nostro progetto sostenendoci in tutte le dimensioni. Essi si trovano nelle nostre famiglie e fra i nostri più cari amici.
Commossi, ma gioiosi e grati per averlo avuto come cognato, fratello, amico, portiamo nel cuore il mio caro fratello Giuseppe, che sentiamo presente tuttora ovunque si trovi, per la sua vicinanza amichevole e amorevole e per la sua indomita contaminante volontà.